A scuola dagli artisti!
I rapporti con gli artisti, sono stati una stupenda esperienza lavorativa e una grande ‘palestra’ grafica.
Riscrittura visiva dei testi, sperimentazione sui layout e ricerca psicologica del colore hanno connotato il primo decennio di attività grafica del nostro fondatore. Un’esperienza che ha dato splendidi frutti.
Tra le tantissime esperienze creative ci sono volumi a 6 passaggi tipografici, maschere Pantone su parti in quadricromia, sperimentazioni su colori creati ad hoc. Tanti sono stati i lavori di pregio, litografie a dieci colori, rilievi e stampa a caldo o serigrafica, legature fatte a mano e nobilitazioni di ogni tipo.
Resta indelebile il ricordo della maestria di Renato Barisani e Andrea Sparaco nel preparare i loro pezzi unici per le edizioni speciali de “l’arca e l’arco”, casa editrice dalla quale nasce Officina Mirabilis come spontanea evoluzione.
La dedizione, la precisione, la pulizia, la poesia del gesto, delle forme e dei colori che divenivano un sol corpo con messaggi sociali e spirituali.
Una lectio magistralis a tutti i livelli!
Per Peppe Ferraro e Santolo De Luca sono state realizzate due monografie, edite da l’arca e l’arco, ancora oggi apprezzatissime da addetti ai lavori, collezionisti, gallerie e musei nazionali e internazionali.
Per Ferraro, fu studiata una delicata transcodifica dei contenuti in colori, tant’è che fino al giorno in cui le copie arrivarono dalla legatoria ci fu gran trepidazione in attesa del risultato finale… che sorprese tutti!
Era qualcosa di mai visto prima nel campo delle monografie d’arte contemporanea.
Vincenzo e Santolo De Luca hanno lavorato fianco a fianco per oltre un anno di preparazione della monografia “Permanent present”, un monolite nero a cinque colori, che ha richiesto sperimentazioni grafiche di ogni tipo. Dal lavoro sulla luce all’interno dei testi, a quello concettuale per presentare i suoi lavori al meglio: un’opera pensata «permanere non pervenire».
Tra i tanti artisti per i quali ha avuto la fortuna di lavorare, vanno citati Antonio Armano, Sabato Angiero, Alfonso Caliendo, Giovanni Cuofano, Pietro Turco, Prisco De Vivo, Anna Crescenzi, Renata Petti, l’artista siriano Ahmad Alaa Eddin, i compianti Camillo Capolongo, Maurizio Valenzi, Vittorio Piscopo ed Enrico Ruotolo. In ambito fotografico, Pino Bertelli, l’immortale Ando Gilardi, Giovanni Izzo e tanti altri.
Ha, inoltre, curato collane d’arte, riviste di critica e comunicazione e importanti eventi artistici, insieme a Enzo Battarra, Cristina Tafuri, Silvio Massanova, Rita Fusco e Giovanni Fasulo.
Tra i saggi di estetica e gli scritti poetici impaginati negli anni, ci sono gemme di Gabriele Montagano, Aniello Montano, Maurizio Cambi, Nina Maroccolo, Plinio Perilli, Daniela Bedeski, Carlangelo Mauro, Enzo Rega, Mimmo Grasso, Alfonso Amendola, Pasquale Napolitano, Lello Agretti, Clemente Napolitano, Annachiara De Pippo, Maria Giovanna Bianco.
Un’esperienza straordinaria è stata la lunga collaborazione con “Il Laboratorio” di Vittorio Avella e Tonino Sgambati, grazie ai quali Vincenzo ha lavorato a edizioni in portoghese, spagnolo, arabo, ebraico, sloveno, greco, ecc. – tra cui opere e scritti di Laura Fenestres, Anna Maluquer Ferrer, Jack Arbib, Ronny Somek, Antun Branko Šimić e tanti altri.
Ma ciò che fa la qualità in arte sono i rapporti umani.
Tra tutti gli artisti frequentati, Fiormario Cilvini è stato quello al fianco del quale, per un motivo o per l’altro, Vincenzo si è ritrovato sin da bambino.
Artista di rara intensità, di profonda sensibilità e grandi capacità tecniche, è stato il suo iniziatore nelle cose d’arte: un rapporto umano, culturale e artistico che va al di là dell’ambito lavorativo.
Fiormario e Vincenzo hanno collaborato artisticamente, tra una performance e la realizzazione di grafiche d’arte, tra cataloghi d’arte, siti web e mostre.
È nello studio di Fiormario Cilvini che Vincenzo ha imparato a disegnare, così come ne “Il Laboratorio” di Vittorio Avella, dove da bambino passava ore e ore a osservare… immerso tra gli odori, i suoni e i colori che lo hanno accompagnato fino a oggi e continueranno a farlo per tutta la vita.
P.S.: In quasi 20 anni, da l’arcael’arco a Officina Mirabilis, qualcosina l’abbiamo fatta…